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Antonio Corpora

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Tunisi, 1909 – Roma, 2004. Un grande pittore sempre controcorrente, sempre capace di rinnovarsi, un pittore giovane che non si è mai soffermato in moduli prestabiliti, stimato internazionalmente da critici di fama mondiale. Corpora, dopo aver frequentato la scuola delle Belle Arti nella città natale, prosegue gli studi a Parigi. Arriva a Firenze nel 1929, e nel 1930 tiene una mostra a Palazzo Bardi, visitata da una sola persona, Ottone Rosai, e recensita favorevolmente su “la Nazione” e su “Illustrazione Toscana” da Aniceto del Massa. Si trasferisce a Parigi dove risiede fino al 1939. La sua educazione pittorica si forma nel clima della tradizione moderna da Monet a Cezanne, Picasso, Matisse. Alcuni viaggi e brevi residenze in Italia. Nel 1934 tiene una personale alla Galerie Outremer di Tunisi. Collabora alla Fiera Letteraria e sempre nel 1934 entra in contatto con gli artisti della Galleria del Milione. Scrive saggi sull’Arte astratta e la propone con le sue opere in mostre all’estero. E’ di quegli anni l’amicizia con Fontana, Soldati, Licini, Reggiani, Ghiringhelli e Carlo Belli che pubblica “K.N”. Nel 1939 espone presso la Galleria Il Milione. Nell’Italia del dopoguerra, Corpora è in prima linea nella battaglia per il rinnovamento del linguaggio […]
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Enzo Cacciola

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Nato ad Arenzano (GE) il 12 dicembre 1945 Vive e opera a Rocca Grimalda (AL). Tiene la sua prima mostra personale nel 1971 a Genova presso la Galleria La Bertesca concentrando l’attenzione sulle dinamiche dei rapporti piano – forme – colore. Nel 1973 inizia ad operare su nuovi materiali alternativi all’olio su tela e crea i primi pezzi materici prendendo in esame esclusivamente la superficie e i suoi dati linguistici. Nel giugno 1975 partecipa alla mostra Pittura analitica curata da Klaus Honnef e Catherine Millet con quadri in cemento tali da rilevare le problematiche relative allo spazio d’analisi offerto dalla matericità dell’opera. La partecipazione a Documenta 6 (Kassel, 1977) segna una parziale discontinuità con il lavoro precedente, in ragione di una reinterpretazìone in chiave concettuale dell’operato (e della funzione) dell’artista. A partire dal 1979, su queste basi, intraprende un percorso di riflessione e di ricerca che lo conduce a lavorare ed esporre oltreoceano, fra Washington, Città del Messico e Panama City. Nel 1981 si confronta con le tematiche della Transavanguardia partecipando alla mostra Pittura in radice di Achille Bonito Oliva e aprendosi così alla figurazione, che tuttavia è percepita e resa soprattutto in termini concettuali. Un passo ulteriore in direzione […]
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Franco Costalonga

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Venezia, 1933. Esponente di riguardo dell’ Arte Cinetica, corrente artistica che inizia a diffondersi in Europa grazie ai lavori di artisti-teorici come Vasarely e Agam. L’espressione Arte Cinetica o Plastica Cinetica a partire dal 1960 entra nel vocabolario degli storici e dei critici d’arte e viene utilizzato per definire opere bi e tridimensionali in movimento reale e in movimento “virtuale”, vale a dire oggetti in cui i fenomeni ottici del movimento svolgono una funzione predominante o che richiedono una partecipazione attiva dello spettatore. Costalonga inizia a occuparsi di pittura da autodidatta, studiando poi, da privatista, presso la Scuola d’Arte di Venezia, dove segue gli insegnamenti di Remigio Butera. Esordisce come incisore e acquafortista conseguendo un premio alla LI Collettiva della Fondazione Bevilacqua La Masa e si dedica successivamente alla pittura realizzando una serie di dipinti che riflettono una ricerca incentrata sulla teoria del colore. Nella seconda metà degli anni Sessanta fa parte del gruppo “Dialettica delle Tendenze”, fondato da Domenico Cara, e inizia a impiegare nelle sue opere nuovi materiali, ottenendo così delle superfici originali, che generano forme tridimensionali. Tali ricerche lo portano in seguito ad avvicinarsi al gruppo “Sette-Veneto”, di cui è presidente Bruno Munari e che è collegato […]
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